Le allergie alimentari più problematiche

“Non ci sono più i cibi di una volta – ormai la maggior parte dei cibi sono geneticamente modificati – prima non ci si ammalava, le allergie non esistevano”

Sembrano frasi degne dei migliori complottisti, quelli che pensano che ci sia un disegno dei poteri forti per dimezzare la popolazione.
Di vero c’è che sembrano aumentare le persone affette da allergie ed intolleranze alimentari. Magari prima non c’erano le conoscenze mediche per diagnosticare tempestivamente queste intolleranze, oppure influiscono altri fattori, tipo: inquinamento, cambiamento delle abitudini alimentari, uso di cibi poco genuini, aumento del consumo dei prodotti industriali nella nostra alimentazione. Ci sono studi contrastanti che non riescono a darci delle risposte concrete.

Le intolleranze alimentari

Tra le intolleranze alimentari più comuni ci sono la celiachia e l’intolleranza al nichel che alle volte si presentano entrambi nello stesso individuo.

La celiachia è l’intolleranza all’ingestione del glutine, le persone affette da questo tipo di patologia devono eliminare dalla loro dieta qualsiasi alimento che lo contenga.
Negli anni 80/90 non era molto diffusa, chi ne era affetto aveva difficoltà a trovare il cibo, lo si trovava solo in farmacia e non tutte ne erano fornite. La crescita esponenziale delle persone affette da celiachia ha creato un mercato allettante, la grande distribuzione non si è fatta sfuggire questa fetta di mercato, offrendo prodotti dedicati a loro. Ormai nei supermercati ci sono reparti interi dedicati alle intolleranze con una vasta scelta di prodotti, anche le etichette sono più chiare, il marchio “gluten free” aiuta i celiaci nella scelta del cibo.
Fino a qualche anno prima questo non era possibile, erano le famiglie a documentarsi, venivano formate dalle associazioni ed indirizzate su quali prodotti comprare e quali no.
Anche i ristoranti e le pizzerie si sono adeguati, sempre più locali offrono menù personalizzati, cercando di venire incontro a questo particolare tipo di clientela.

Per i celiaci è possibile condurre una vita quasi normale, riuscendo ad avere una discreta vita sociale.
La celiachia è una malattia seria che non va sottovalutata, l’ingestione del glutine in questi soggetti crea una reazione anomala del sistema immunitario che aggredisce in particolare i villi intestinali, compromettendone la loro funzione, che è quella di trasporto sostanze nutritive causando un deperimento.Se non si adotta un regime alimentare completamente privo di glutine le conseguenze possono essere molto gravi.

Purtroppo nella nostra dieta il glutine è un componente essenziale, sostituire questo alimento non è facile, ma essendo un paese con una grande tradizione culinaria si è riusciti a creare delle miscele di farine per rendere migliore la qualità dei cibi a loro dedicati.
Il nostro è il paese con la migliore offerta di cibo senza glutine.

Allergia al nichel

Purtroppo le intolleranze alle volte hanno un effetto domino, dovendo ripiegare a determinati alimenti, con una varietà limitata si rischia di scatenare altri tipi di allergie come quella al nichel.
Solitamente l’allergia al nichel è un’allergia da contatto e crea un problema alla pelle01, eczemi provocati da gancetti, orecchini o cerniere.
Ce n’è una più seria da ingestione, chiamata SNAS “Sindrome da Allergia Sistemica al Nichel” che causa problemi non solo a livello cutaneo ma anche gastrointestinali e debolezza muscolare, fortunatamente non provoca shock anafilattico.
E’ un’allergia da accumulo significa che il nostro corpo la accumula fino a quando non la tollera più.
I celiaci a causa della loro alimentazione ne ineriscono in grandi quantità diventando spesso intolleranti.
Il problema è che il nichel è un metallo ubiquitario, costituisce circa lo 0,008% della crosta terrestre, lo si trova ad alte dosi in cibi di uso comune come:

Farina d’avena, farina di mais, farina di soia, semi di soia, cacao e cioccolato, frutta secca, legumi freschi e secchi, cipolle, spinaci, asparagi, pomodori, funghi, margarina,
pere, kiwi, uva, prugne, lievito in polvere, cibo e bevande in lattina
pesce azzurro, come tonno, aringhe, salmone, sgombro, crostacei.

In quantità minore:

Cavolfiore, cavolo, lattuga, carote, riso raffinato, vino, birra, tè e camomilla , carne e pollame, uova Pesci freschi o surgelati ad eccezione del pesce azzurro, formaggi freschi e stagionati.

Eliminare completamente il nichel dalla propria alimentazione è pressoché impossibile, fortunatamente questo disturbo può essere tenuto sotto controllo con una dieta a rotazione, solo 1-10% che viene ingerito viene assorbito, tale dieta permette di eliminare il nichel accumulato.

Le reazioni cambiano da soggetto a soggetto per questo è bene tenere un diario alimentare per capire l’andamento dell’intolleranza e le conseguenze che ne derivano.

Le persone allergiche devono fare molta attenzione alla spesa, controllando le etichette, al ristorante devono fare attenzione a ciò che ordinano.
L’allergia al nichel non è mortale ne invalidante è solo fastidiosa bisogna cambiare gli stili di vita, ma a differenza della celiachia, si può commettere qualche strappo alla regola.

Bisogna stare attenti ai disturbi alimentari e non sottovalutarli in alcuni casi le intolleranze sono solo a livello digestivo, riguardano alimenti diversi, c’è chi non tollera il latte ed i suoi derivati. In altri casi possono creare dei veri shock anafilattici, l’assunzione può rivelarsi fatale.

La vita per chi soffre di questi disturbi non è semplice specie per chi ha più intolleranze contemporaneamente. Un buon nutrizionista saprà indirizzarli ad una corretta alimentazione.


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